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Il presidente della Fnomceo Anelli incalza il Governo: più risorse per le professioni sanitarie

Più che sui beni e i servizi è fondamentale investire di più sul personale sanitario.

Questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, a margine della celebrazione della terza Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, organizzata ieri a Roma. (All'ultimo momento il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato costretto a cancellare l'impegno). 

"Noi chiediamo al governo – si legge sull’Ansa - di fare un cambio di passo. Non serve finanziare più beni e servizi ma serve finanziare le professioni sanitarie. Sul territorio i medici di famiglia continuano a essere da soli, servono infermieri, servono psicologi, servono fisioterapisti".

Il presidente Anelli ha toccato anche un altro tema cruciale, più volte sottolineato anche dall’Omceo Isernia, ossia le difficoltà che si riscontrano negli ospedali a causa della carenza di personale: “Negli ospedali – ha detto ancora il presidente della Fnomceo - se non si migliorano le condizioni di lavoro, la gente andrà via. Siamo già in una situazione allarmante; se non si corre ai ripari la situazione diventerà drammatica".

La carenza di personale incide anche sui tentativi di riforma della sanità territoriale: "Le case di comunità – è il parere di Anelli - difficilmente apriranno. Non hanno il personale. A meno che non si tolga il personale dai distretti e lo si mette nelle case di comunità".

Alla Giornata delle professioni sanitarie hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri e il ministro della Salute Orazio Schillaci. 

Proprio le parole del ministro della Salute sembrano andare nella direzione auspicata dalla Fnomceo: “Riconoscere i meriti e l’importanza degli operatori sanitari e sociosanitari – ha detto Schillaci in apertura della Giornata - vuol dire attivarsi per valorizzare al meglio la loro professionalità, dando risposte concrete a tutte le urgenze oggi più che mai attuali. E questa è una mia priorità.

Dobbiamo restituire attrattività al Servizio sanitario nazionale – ha aggiunto - agire sui vincoli di spesa per il personale per permettere alle Regioni di potenziare gli organici e rafforzare i servizi sanitari e, accanto al giusto riconoscimento sul piano economico, investire anche in termini di formazione e sviluppo delle competenze, sia specialistiche, sia trasversali, legate a nuovi modelli di  organizzazione del lavoro multidisciplinare e integrato” per un’assistenza “meno incentrata sull’ospedale e con un territorio più forte”, mettendo “al centro la persona”.

L’evento di scena nella sede della Pontificia Università San Tommaso D'Aquino è stato organizzato in ricordo dei circa 500 professionisti sociosanitari che hanno perso la vita durante la pandemia e dei circa 474mila contagiati.

“Insieme per garantire la salute di tutti”, il tema scelto per questa Giornata - promossa dal regista Ferzan Ozpetek e dal paroliere Mogol - istituita con la Legge 13 novembre 2020.

Anelli ha voluto ricordare i 379 medici morti a causa del Covid-19: “Nei primi mesi di pandemia – ha sottolineato il presidente della Fnomceo - circa 60-80 medici morivano ogni mese. Con l'inizio delle vaccinazioni i decessi si sono ridotti, azzerando la mortalità grazie ai vaccini che sono stati per noi la svolta. Metà delle morti sono state sul territorio, dove i medici – ha concluso - erano soli senza dispositivi di protezione e con mille difficoltà".